mercoledì 31 ottobre 2007

Date ed orari del corso

Fra pochi giorni dovrò consegnare alla Segreteria un prospetto definitivo che contenga le date ufficiali in cui si svolgerà il corso.

Invito caldamente tutti gli studenti iscritti a segnalare eventualmente uno o più giorni settimanali nei quali siano per certo impossibilitati a frequentare gli incontri.
Dato il numero non esorbitante di partecipanti, mi auguro di riuscire a conciliare le esigenze di tutti.
Mandatemi una mail a: tommasomilani@hotmail.com


Vi prego, siate rapidi! Ho tempi molto stretti.

lunedì 22 ottobre 2007

Iscrizione al corso e sua collocazione

Gli studenti del Liceo Minghetti potranno iscriversi a "Pensare la politica" presso la segreteria scolastica entro e non oltre il 27 ottobre.
Gli incontri si terranno nei mesi di gennaio e febbraio.

domenica 7 ottobre 2007

Gli argomenti del corso

Presento qui, in nuce, una scaletta degli incontri in cui il progetto si articolerà. Si tratta di un abbozzo in fieri, probabilmente oggetto di future modifiche.
Gli appuntamenti saranno otto, della durata di circa un'ora e mezza/due ore ciascuno. Ad un uno introduttivo, finalizzato alla presentazione del corso, ne seguirà un blocco di sei, per argomento strettamente concatenati l’uno all’altro. L’ultima conversazione rappresenterà principalmente un tentativo di ricapitolazione e sintesi del percorso svolto. Periodo e collocazione oraria saranno resi noti in seguito.

1) LA POLITICA COME PENSIERO E COME AZIONE

Grande è la confusione sotto il cielo, quando ci si occupa di politica. Può essere utile, all’inizio di un’esplorazione, scrutare da lontano tematiche e problemi in cui si sta per imbattere. Senza dimenticare – sarà questo il leitmotiv degli incontri – che occuparsi di politica significa servirsi di uno specifico linguaggio.

2) NOI SIAMO «POLIS»: IL PENSIERO POLITICO GRECO

La politica nasce in Grecia, ed è alla Grecia che dobbiamo guardare per comprendere origini e specificità del fenomeno. Con un occhio di riguardo per la tradizione aristotelica, più che per quella platonica: perché è nella conciliazione degli opposti, anziché nella «scienza del bene», che la politica conosce la sua prima, fondamentale formulazione.

3) CITTADINI SÌ, MA DEL CIELO: IL PENSIERO POLITICO CRISTIANO-MEDIOEVALE

La nascita del diritto privato, di derivazione latina, e la rivoluzione agostiniana nel tracciare il rapporto fra città umana e città divina pongono la parola fine all’assoluta centralità della politica: accanto al bene comune, l’uomo è chiamato a perseguire altri fini e ad agire in sfere distinte da quella pubblica.

4) MACHIAVELLI E IL SUO MOMENTO

Machiavelli è una tappa obbligata per comprendere il declino delle aspirazioni universalistiche e del particolarismo giuridico medievali. Machiavelli non è soltanto un autore: è, al contrario, il protagonista di un vero e proprio “momento” nella storia del pensiero politico, che ha profondamente alterato gli equilibri fra etica e bene comune, fra conservazione del potere e libertà civili.

5) PATTI CHIARI AMICIZIA LUNGA: LE ORIGINI DEL CONTRATTUALISMO

Riforma protestante, guerre di religione, diffusione dei diritti di proprietà, necessità di conciliare politica ed economia: le lacerazioni cinquecentesche e secentesche pongono le base per la diffusione di un paradigma politico nuovo, basato sui concetti di patto, contratto, Stato e sovranità. Qualche accenno sulla genesi del lessico politico moderno.

6) VIVERE SECONDO RAGIONE: IL RAZIONALISMO POLITICO MODERNO

Cosa accomuna Hobbes e Locke, Rousseau e Kant? Il razionalismo politico può essere considerato il retroterra comune di gran parte delle ideologie che hanno attraversato e plasmato il XX secolo. Attorno al tema della rappresentanza si sviluppa gradualmente una cultura costituzionale, fra Europa ed America, che recupera l’esperienza inglese, tentando di armonizzare centralità della politica e bilanciamento dei poteri.

7) COSA C’È SOTTO? LE ALTRE VIE ALLA MODERNITÀ POLITICA

L’esperienza moderna, segnata – sotto il profilo istituzionale – dalle tre rivoluzioni (inglese, americana, francese) non può tuttavia essere considerata un processo univoco e lineare. Il razionalismo politico genera, al proprio interno, anticorpi ed eretismi che cercano di minarne la credibilità: marxismo, tradizionalismo, nazionalismo, nella loro diversità, sono accomunati dal tentativo di distruggere ab origine le certezze di un paradigma vittorioso, ma mai egemone.

8) LA POLITICA: PROFESSIONE O VOCAZIONE?
In un clima di infuocata ostilità nei confronti dell’attività politica, è forse opportuno concludere con un'incursione post-ottocentesca, concentrandosi sulla lezione di Max Weber (1864-1920). Nella conferenza "Politik als Beruf", il sociologo tedesco ha tentato un'audace conciliazione fra politica e morale, fra esigenze istituzionali degli Stati-nazione e dedizione al bene comune. Il testo di Weber appare, nel contempo, una riflessione sull’impegnativa eredità della cultura politica occidentale ed un'accorata apologia di uno stile di vita: quello di chi asseconda la propria vocazione per la vita pubblica.