Pubblico di seguito la sintesi dell’incontro svolto lunedì 27 febbraio. Il testo contiene alcuni link.
Nella prima parte dell’incontro sono state esaminate le rimanenti istituzioni dell’Unione europea:
• La Corte di giustizia dell’Unione europea;
• La Banca centrale europea;
Sono state quindi illustrate le principali fonti del diritto comunitario:
• I regolamenti;
• Le direttive;
• Le decisioni;
Sono stati inoltre precisati il rapporto fra diritto degli Stati membri e diritto comunitario, retto dal primato (o prevalenza) di quest’ultimo, ed il ruolo di estensione e rafforzamento del diritto comunitario operato dalla Corte di Giustizia dell’Unione europea attraverso la sua attività interpretativa.
Nella seconda parte dell’incontro sono stati discussi i tratti salienti delle politiche dell’Unione europea.
È stato in particolare sottolineato il fatto che istituzioni differenti detengono poteri differenti a seconda delle politiche che l’Unione intraprende. Vi sono materie nelle quali le istituzioni sopranazionali possono incidere in modo più significativo nel processo decisionale, altre in cui il loro ruolo è più marginale. A disciplinare tali ambiti sono, come sempre, i Trattati.
Una prima interpretazione, risalente al trattato di Maastricht (1992), descriveva l’Unione come una struttura retta da tre pilastri, il primo dei quali – il c.d. pilastro comunitario – comprendeva politiche nella cui adozione Commissione e Parlamento europeo godevano di maggiori poteri decisionali, vigendo inoltre la giurisdizione della Corte di Giustizia. Negli altri pilastri a prevalere erano le istituzioni nazionali – ossia gli Stati membri –.
Un’altra possibile distinzione, particolarmente utile dopo che il Trattato di Lisbona (2007) ha intenso conferire alla Ue i caratteri di ordinamento unico, è quella fra diverse tipologie di politiche. Marco Brunazzo ha ad esempio suggerito di distinguere fra politiche: a) intergovernative, b) quasi-intergovernative, c) quasi-sovranazionali, d) sovranazionali, a seconda del ruolo più o meno accentuato di alcune istituzioni (con una prevalenza del Consiglio europeo in a e b, una prevalenza di Commissione, Parlamento e Corte di Giustizia in c e d).
Seguendo quest’ultima classificazione sono state rapidamente descritte quattro diverse politiche dell’Unione:
• Procedura ordinaria di revisione dei trattati (intergovernativa);
• Politica estera e di sicurezza comune (quasi-intergovernativa);
• Incentivi all’occupazione (quasi-sovranazionale);
• Politica commerciale comune (sovranazionale).